A Firenze passa un foglio che dovrebbe essere chiaro, invece risulta stranamente misterioso (qui):
A. FERRANTI
Fuga dal Paradiso (da Raffaello)
Sanguigna su carta, cm. 31×21
Firma in basso a destra
Chi sia questo A. Ferranti (non meglio specificato) io non lo so. Né mi interessa, devo essere sincero. Comunque è firmato, e tanto basti.
E’ davvero una copia da Raffaello, ma non rappresenta la Fuga dal Paradiso.
Si tratta di due apostoli nella parte bassa della Trasfigurazione della Pinacoteca Vaticana.
Eccola:
Ovviamente Ferranti non si è preso la briga di immaginarsi i due personaggi svestiti.
Infatti non ha copiato il quadro, bensì il disegno inv. 3864 del Louvre, eccolo qua:
Bene.
Ma il titolo? Cos’è la Fuga dal Paradiso? Chi fuggirebbe mai dal Paradiso?
Adamo ed Eva, poveracci, sono stati cacciati a pedate, mica ne sono fuggiti.
Certo, i protagonisti del nostro disegno sono due uomini.
Forse sono scappati dal Paradiso per nascondere la loro omosessualità?
Mah.
Gentilissimo Dott. Michele Danieli,
sagace e divertente, come sempre! Ma ciò che letteralmente mi lascia a bocca aperta (e mi fa impazzire) è il riuscire ad accostare un disegnino con due uomini nudi (omosessuali!?!?!?) che fuggono, ad un quadro dove gli uomini (molti di più) sono vestiti di tutto punto!
E non mi dica che sono i “ferri del mestiere”! Qui ci vuole una memoria di ferro! Complimenti!
Cordialmente.
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Beh, non è che so farlo con TUTTI i quadri. Magari.
Con Raffaello sì, e credo che tutti quelli che si occupano di storia dell’arte professionalmente dovrebbero saperlo fare.
MD
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