Qualche problema di iconografia al Ponte.
Forse perché, per i milanesi, al di sotto del Po si estende un’unica grande regione i cui abitanti hanno un nome che non posso pronunciare, pena la chiusura del sito.
Una tribù alla quale io stesso appartengo.
Ma veniamo al disegno (qui):
Artista della fine del secolo XVIII
La città di Bologna presentata a Cristo e alla Vergine tra Santi in gloria
penna e inchiostro bruno acquerellato in bruno (mm 320×395)
Non sono d’accordo su niente.
Non mi pare della fine del Settecento, ma almeno un secolo più antico.
E soprattutto, non è Bologna.
Guardiamolo meglio, con l’aiuto di Photoshop:
1. Cristo, con lo scettro e il globo; alla sua destra la Madonna, che apre il mantello a proteggere la città. E fin qui pressappoco ci siamo.
2. Santa che pare vestita da domenicana, in posizione prominente e con il giglio: per me Caterina da Siena.
3. Santo vecchio, con saio e libro; sul libro si scorge traccia del monogramma IHS tra raggi di sole. Bernardino da Siena, senza alcun dubbio.
4. Santo che regge un libro sul quale sono tre monti sormontati da una croce. Beato Bernardo Tolomei, senza possibilità di errore.
5. visto che sono tutti santi senesi, a questo punto direi che potrebbe essere Savino, vescovo di Siena.
6. Ormai abbiamo capito dove siamo, e possiamo identificare il protagonista. Si tratta del beato Ambrogio Sansedoni che presenta a Cristo la città di Siena.
De resto, è questa l’iconografia tipica del Sansedoni.
Eccola nel quadro famoso di Francesco Vanni nella collezione Chigi Saracini:
E la città, ovviamente, è Siena.
Che contende a Bologna la fama di città turrita.
Più che puntare il dito contro le competenze del Ponte (che pure è sempre divertente), mi interessa presentare il disegno.
Ho cercato e cercato, ma senza trovare la sua destinazione.
E’ preparatorio per un affresco? Per un frontespizio? Per un’incisione?
L’affresco mi pare l’ipotesi più plausibile.
Ma che fine ha fatto?
C’è qualche senese in sala?