Il 22 maggio c’è l’asta da Doyle a New York.
Passa anche questo Ritratto virile (qui):
School of Annibale Carracci
Portrait of the Artist
Inscribed Oracio [sic]/Pintor (ul) and Bron-/Cino [sic] (ur)
Oil on canvas, 19 3/4 x 17 inches (50 x 43.2 cm)
Estimate $1,500-2,500
Soprassediamo sull’attribuzione, che non deve destare scalpore.
Oggi qualsiasi tela può essere fatta passare come un ritratto di Annibale Carracci, grazie a un paziente lavoro congiunto della critica e del mercato, spesso mossi da identici interessi.
Ma che significa “Orazio Bronzino pittore”?
La faccia mi ricorda molto quella di Orazio Gentileschi, da vecchio burbero e incazzoso, come la conosciamo attraverso il ritratto di Van Dyck, tradotto in incisione da Lucas Vorseterman (qui, dal sito della National Portrait Gallery):
Ma perché Bronzino?
Boh.
Su Wikipedia (qui) c’è scritto che il fratellastro di Orazio, Aurelio Lomi, da giovane ha lavorato con il Bronzino. Potrebbe dunque averne ereditato il soprannome.
Ma questa storia mi pare una fola, visto che Bronzino muore nel 1572, quando Aurelio ha 16 anni.
Inoltre di Aurelio non sappiamo niente fino al 1578, quando si iscrive all’Accademia del Disegno di Firenze.
Discorso valido a maggior ragione per Orazio, che è del 1563.
Vatti a fidare di Wikipedia…
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