Cerano, o no?

Lo scorso 15 maggio segnalavo presso Della Rocca a Torino questo San Paolo (qui).
Passava così:

Pittore lombardo del XVII secolo
San Paolo in meditazione
Olio su tela entro cornice originale in legno scolpito e dorato, cm 81×64
Val.: € 4000 / 4500

E alla fine ha fatto circa 5.600 euri, quindi benino.
Nel mio vecchio post mettevo in dubbio che fosse davvero lombardo, e ne sottolineavo i legami con la cultura fiamminga e in particolare con Goltzius.

Ora, questo blog fa una cinquantina di contatti al giorno. Sono passati un paio di mesi, quindi diciamo duemila persone. Magari non tutti guardano tutto, diciamo mille persone. O anche cinquecento.
Possibile che nessuno mi abbia detto che era già pubblicato sulla monografia di Rosci?

Marco Rosci, Il Cerano, Milano, Electa, 2000, pp. 219-220

E il bello è che era già passato sempre presso Della Rocca nel dicembre del 1988, come scuola dell’Assereto. Poi è stato spostato al Cerano da Mina Gregori, che lo ha segnalato a Rosci.

Rosci definisce lo stato di conservazione “ottimo”, che mi sembra strano.
Bisogna però capire cosa è successo nel frattempo. Le misure sono le stesse, ma mi pare ci siano differenze nel disegno (specie nel mantello sulla spalla destra).

In ogni modo non c’è quella bella carne piena del Cerano, quelle superfici lisce e giallastre che erediterà Daniele Crespi. Qui la pittura è più sottile, nervosa, strappata. Le luci più fredde e mentali.

Vabbeh, poi senza i quadri davanti è inutile spingersi oltre.

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2 risposte a Cerano, o no?

  1. Vito ferorelli ha detto:

    Sempre più entusiasta delle sue segnalazioni.
    sarebbe possibile contattarla privatamente per qualche parere?
    Vito Ferorelli

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